La tua direzione con i tuoi obiettivi
Un po’ di anni fa un imprenditore di una grande azienda con attività diffuse in ambito internazionale illustrandomi il progetto di comunicazione al quale mi stava chiedendo di lavorare, lamentandosi e compiacendosi al tempo stesso del fatto di non avere più un minuto “per respirare” mi disse, vedrai quando i tuoi anni di attività professionale cominceranno a diventare decadi e non più lustri sarai di fronte a due considerazioni: fermare le tue attività per fare ordine nei piani futuri o accelerare perché i piani futuri sono già in corso.
In ogni caso ti accorgerai che tutto il tempo che hai dedicato al tuo progetto professionale ha definito esattamente quello che volevi essere, quello che avevi immaginato di poter essere un giorno, pur con le imperfezioni e i miglioramenti che in quel momento, o tutte le mattine, vorrai apportare al tuo modo di essere, al tuo modo di rapportarti con gli altri e al tuo modo di lavorare.
Spno passate un po’ di decadi da quell’incontro profetico. Oggi mi torna spesso in mente e penso che se il mio hard disk conta qualche milione di files per effettuare un backup e i progetti realizzati cominciano ad essere anche difficilmente collocabili in una ideale linea temporale, nel “mio tempo” probabilmente è accaduto qualcosa di interessante per me stesso: ho tracciato una direzione. Ho tracciato quella direzione che era assolutamente importante per me. Talmente non rimandabile da lavorarci costantemente ogni singolo giorno.
Siamo fatti di questo, di profonde passioni.
Non si può fermare il tempo, non si può scendere da questo meraviglioso treno in corsa. Viaggiandoci a bordo però puoi non dimenticare da dove sei arrivato e soprattutto in quale direzione intendi andare e come ritieni di volerci arrivare. Con il biglietto dell’impegno e dell’etica o come un improbabile viaggiatore clandestino senza meta.