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Generare fiducia per essere credibile

Devi generare fiducia per essere credibile

Scritto da Giancarmine Nolè il .
Pubblicato in: digital-marketing

Bisogna generare fiducia per essere credibile. Ascolto sempre più frequentemente le frustrazioni di chi si lamenta del fatto che nonostante un’intensa attività di pubblicazione di contenuti sui social non ci sia una corrispondente crescita di seguito. O peggio ancora, nessun contatto interessato ai prodotti o servizi proposti.

Si impegnano risorse, anche economiche, ed energie per realizzare contenuti nei tempi che si riesce a “ritagliare”. Si pubblicano belle grafiche con descrizioni e prezzi, sorrisi e facce suadenti nella propria attività eppure non accade nulla di speciale. E non ci si attiva abbastanza al fine di generare fiducia per essere credibile. 

Il grande equivoco nato con l’avvento di internet e la comunicazione attraverso le piattaforme social è pensare che queste siano nate per costruire masse di seguaci. Magari facili da raggiungere, che non attendono altro che un nostro cenno per attivare il loro bisogno di seguire quello che abbiamo da comunicare o da vendere nella nostra bella vetrina.

Arriva poi il tempo della disillusione che annulla qualunque iniziativa, lasciando nel web canali di comunicazione in attesa come costruzioni in decadenza, L’effetto collaterale è quello di guardare alla comunicazione come il nemico dal quale prendere le distanze.

Esaminare i dati per definire la direzione

L’analisi dei fatti ci aiuta a comprendere due aspetti fondamentali.

In primo luogo il fatto che quando mettiamo in campo i nostri sforzi per generare attività di comunicazione molto spesso l’appagamento del nostro ego tende a prendere il sopravvento. Comprime una ragionevole attività orientata alla costruzione di un sistema di fiducia e si apre ad un sistema di mi piace ed improbabili seguaci.

È facile farsi prendere la mano ed essere ammaliati dal desiderio di pubblicare menu di ristoranti, luoghi che abbiamo visitato o storie di buffi animali domestici, attivando subito dopo l’ansiosa vanità di attesa del tanto auspicato “mi piaci”. Facili approvazioni che, attivando questi meccanismi, arrivano anche ma non sono in grado di generare alcun effetto virtuoso.
La presenza online offre una straordinaria opportunità. Consente di proporre la propria immagine, il modo di pensare e di agire ad un pubblico incredibilmente vasto, opportunità unica nel suo genere.

Tutto quello che affermiamo e pubblichiamo in rete e il modo in cui lo facciamo parla di noi e divulga pubblicamente la nostra credibilità.

Lavorare sulla credibilità significa costruire fiducia in chi ci osserva. Generare fiducia per essere credibile e di conseguenza costruire i presupposti affinché chi ci segue, legge o ascolta possa attivare un meccanismo di memoria positiva e ritornare a cercarci per soddisfare una necessità. Ricerca di informazioni, di servizi o di prodotti. Dunque ricerca di credibilità.

Un secondo aspetto importante riguarda poi la consistenza che attuiamo nelle attività di comunicazione. Quella capacità di trasmettere la propria immagine in modo costante, allineandola alla proposta di valori e ideali.

Avviare periodi di rilevante presenza attraverso numerose pubblicazioni che vanno via via diminuendo fino ad interrompersi nel tempo non ha alcuna rilevanza.

Quando partiamo da un’azione non pianificata siamo presi esclusivamente da una sorta di moto compulsivo che induce a produrre contenuti, privi di programmazione. In particolare attività senza un obiettivo preciso.

Un numero indefinito di azioni di comunicazione, post, storie, testi completamente slegati senza una logica sequenziale che attivano in chi ci osserva un senso di confusione senza che emerga un’identità definita.

Generare fiducia per essere credibili

Pianificare una programmazione, definire obiettivi e modalità, capire come poterli valutare e confrontarsi con creazione di contenuti e su come nascono le idee e come produrne di più diventano aspetti imprescindibili per cui è opportuno generare fiducia per essere credibili.  

Costruire fiducia significa lavorare per assumere una posizione nella considerazione di chi ci osserva. Riccardo Scandellari nel suo libro “Fai di te stesso un brand. Essere autorevole e ispirare fiducia” afferma che essere un brand significa occupare uno spazio nella mente di chi ti osserva.

Un’attività di comunicazione ha bisogno di obiettivi e di un piano che sia valutabile. Deve consentire di modulare le azioni di comunicazione in relazione alle esigenze del tuo pubblico i cui dati di riscontro possano essere valutati per poter definire le azioni successive.

Deve generare un ambiente di affidabilità e fiducia perché chiunque possa sentire l’interesse e il piacere di tornarci anche solo per informarsi.

E questo è già uno straordinario obiettivo da raggiungere. Chi sta bene, torna e può anche decidere di sceglierti come collaboratore o acquistare da te.